Facciamo insieme un passo indietro e uno in avanti. Un passo indietro di circa duecento anni ed entriamo in una tipografia. L’odore tipico dell’inchiostro e del piombo e il rumore delle macchine tipografiche li sentiamo molto prima di varcare la soglia, dove ci accolgono i tipografi in camice nero o blu. Sono operai particolari per l’epoca in quanto tutti sanno leggere e tra questa classe sociale non è una qualità così scontata. In molti si ammaleranno di una malattia del sangue, chiamata saturnismo, provocata dai caratteri mobili di piombo. Oltre che leggere questi operai lo sanno fare al contrario. Devono inserire questi caratteri scrivendo le parole al contrario nelle lastre. Ogni errore nella scrittura oggi comporta una veloce correzione al computer, se non un’automatica correzione del computer stesso, mentre allora l’errore comportava la riscrittura dell’intera lastra. Lasciamo il rumore e il profumo di inchiostro e piombo e con un balzo in avanti entriamo in una tipografia dei giorni d’oggi. I tecnici hanno tutti i camici bianchi, verificano le fasi di stampa su grosse macchine che manovrano con schermi touchscreen se non comandati da remoto dall’ufficio di un’altra città.
Molte sono le innovazioni che ci separano dalla stampa con macchine e caratteri di legno nel VI secolo d.C. in Cina, passando per la stampa a caratteri mobili di Gutenberg del 1455, l’introduzione delle stampanti rotative, macchine Lynotipe, stampe laser e come oggi oggetti di uso comune di stampe in formato 3D.
Oggi il 99% delle tipografie utilizza la stampa Offset. Le macchine Ofsfset sono ingombranti e costose ma possono essere ammortizzate sulle grandi produzioni.La stampa è di alta qualità, ben definita e i caratteri appariranno molto ben leggibili anche su carta non perfettamente liscia. Questo tipo di stampa viene effettuata attraverso dei rulli su cui sono incisi i caratteri o le immagini, che vengono impressi direttamente attraverso programmi specifici di computer collegati alle macchine. Le pellicole che avvolgono i rulli sono formati da polimeri gommosi bagnati di acqua e inchiostro. I rilievi grafici essendo repellenti si colorano solo dell’inchiostro che a loro volta imprimono il segno su un successivo rullo di caucciù che finalmente incontrerà e stamperà la frase sulla carta.
Nel caso di colori e immagini i rulli saranno quattro, ognuno con i colori primari, tra i quali la carta li attraverserà un rullo alla volta. Per effetti ulteriori come l’inserimento di colori oro e d’argento, immagini e caratteri in rilievo, effetti vellutati (soft touch) delle copertine, i fogli e cartoncini attraverseranno ulteriori rulli.
I fogli stampati verranno piegati in sessantaquattro parti, o trentadue, sedici, otto in base al formato del libro e passeranno al reparto legatoria. Le pagine verranno unite tra loro e avvolte dalla copertina con tecniche più o meno pregiate, utilizzano la cucitura o solamente l’incollatura. Il libro sembra aver raggiunto la sua forma ma non può ancora essere sfogliato. E’ necessario un passaggio in forno per eliminare l’umidità della stampa, processo che può durare una giornata e per poter spedire i libri alla libreria viene effettuato il taglio dei bordi sui tre lati.
Nelle più performanti tipografie, dove i reparti sono in un unico sito e le macchine sono le più moderne ed efficienti è possibile produrre diecimila copie in un giorno e mezzo. La realtà poi cambia dall’organizzazione della tipografia e rispetto alle tecniche di stampa, in media dalla stampa alla consegna in libreria può impiegare dalle quattro alle cinque settimane.
Oggi l’ultima frontiera della stampa sono le tecniche in 3D. Inventata nel 1983 dall’ ingegnere Chuck Hull, con metodi e strumenti costosi, oggi la stampa in tre dimensioni permette di avere a poche centinaia di euro una buona stampante. . Sarà possibile ordinare e stampare direttamente a casa un libro con un formato diverso, con immagini tridimensionali e caratteri che oltre al profumo dell’inchiostro proietteranno la loro ombra sulla pagina di carta ? Vista la tecnologia con cui in questi millecinquecento anni ci hanno abituati ai diversi stili e materiali, non possiamo immaginare quale sarà la forma del libro nei prossimi anni. Come vi immaginate la libreria del futuro ? Buona lettura !