Regole e programmi per leggere.

Quando entro a casa di qualcuno e non vedo librerie e libri, quando chiedo quanti libri legge in un anno il mio amico o la mia collega e mi risponde (forse mentendo) con le dita di una mano, mi stupisco sempre. Per cambiare la tendenza provo a consigliare dei libri sapendo che sono poche le possibilità di cambiare certe cattive abitudini.

Chi non legge per la maggior parte dei casi non ha avuto in casa e a scuola un ottimo esempio. Non frequentando persone che leggono ha poi fatto squadra e ha eliminato ogni possibilità di leggere. Io ho sempre letto molto fin da piccolo. Ripensandoci anch’io ho avuto periodi in cui ho letto meno e credo di essere stato ostacolato da falsi miti.

Sono obbligato a finire il libro. No! Nessuno mi obbliga, all’atto dell’acquisto non ho firmato nessun vincolo di dover finire quel libro. Sapere dalla prima pagina che non sono obbligato a girarla e proseguire mi permette di rendere questa attività molto più piacevole. Posso trovare libri non adatti e argomenti non interessanti. Togliendo obblighi e vincoli mi permetto finalmente di abbandonare un libro senza sensi di colpa (potrò sempre riprovarci in futuro) e leggere con maggior spensieratezza un libro che mi appassiona. Anche il numero di libri da leggere insieme nello stesso periodo non deve essere vincolante. Il risultato sarà quello di avere ogni giorno tantissima voglia di far scorrere un buon numero di pagine.

Io leggo solo saggi sull’antropologia. No! Leggere concentrandosi e approfondendo un solo argomento è un ottima tecnica per migliorare la conoscenza e rendere interessante e piacevole la lettura. Il lettore è per sua natura curioso : alimentiamo la curiosità. E’ buona prassi cambiare argomento ad ogni libro alternando un serio saggio politico con un leggero racconto fantasy e per proseguire con una biografia. Cambiare e muoversi tra gli argomenti ci permette di essere liberi di uscire da alcuni recinti saltandoli per il solo istinto della curiosità.

Solo e soltanto libri. No! E’ importante leggere anche giornali, riviste, mensili. Non per il formato differente ma per farsi un’idea di cosa ci sta succedendo intorno a noi. Anche qui deve prevalere la curiosità, se sono abituato a leggere la solita testata potrebbe farci bene leggere quel giornale che per appartenenza politica non avrei mai pensato di sfogliare. Vedere le cose da diversi punti di vista ci aiuta a diminuire la piccola dose di analfabetismo funzionale residua.

Devo leggere un libro alla volta. No! Il piacere di leggere è anche quello della libertà di acquistare e leggere quanti libri voglio contemporaneamente. Se sono un lettore medio sono in grado di concentrarmi e riprendere a leggere più libri alla volta in funzione del mio stato d’animo. Abbandonare momentaneamente una parte che trovo al momento noiosa per prendere un titolo che quella sera mi sta appassionando di più. La libertà di scegliere aumenta il piacere della lettura e le pagine sfogliate.

Solo il libro cartaceo è il vero libro. Voglio sentire il profumo dell’inchiostro e la carta al tatto mentre giro la pagina. No! Anche gli e-book hanno i loro vantaggi. Si possono portare con se centinaia di libri. Si possono acquistare libri quando si è in spiaggia o a casa a letto prima di addormentarsi. Gli e-book sono leggeri sia da portare in giro sia quando si tengono in mano mentre si legge. I nuovi modelli con luce integrata si possono leggere a letto al buio senza disturbare nessuno. Consiglio di leggere con e-book per comodità e costi, ma per non togliere il piacere di possedere un vero libro di carta potremmo comprare il libro appena letto in digitale che pensiamo non possa mancare nella nostra libreria.

Poche regole che poi sono non regole per leggere di più e meglio.