
Nel mese di Gennaio leggeremo “La gita in barchetta” di Andrea Vitali.
Ci vediamo o meglio ci sentiamo su CLUBHOUSE martedì 2 febbraio alle ore
21:00 per discutere del libro. Per partecipare utilizza il seguente link : https://www.clubhouse.com/join/libro-ti-lovvo/HhtJ8VoE/M5eADbyp
Tre sorelle, tre destini. E un intero
paese che guarda e, soprattutto, parla.
Nella Bellano insolitamente ventosa di inizio 1963, Annibale Carretta dovrebbe essere
conosciuto come ciabattino. Dovrebbe, perché la sua indole è sempre stata
un’altra. Nato «strusciatore di donne», uno che approfitta della calca per fare
la mano morta, nella vita ha rimediato più sganassoni che compensi per le
scarpe che ha aggiustato. Ed è finito in miseria, malato e volutamente
dimenticato dai più. Ma non dalla presidentessa della San Vincenzo, che sui due
locali di proprietà del Carretta, ora che lui sembra più di là che di qua, ha
messo gli occhi. Vorrebbe trasformarli nella sede della sua associazione. Per
questo ha brigato per farlo assistere da una giovane associata, Rita Cereda,
detta la Scionca, con il chiaro intento di ottenere l’immobile in donazione. E
in parte ci riesce anche, se non fosse che quelle due stanze del Carretta ora a
Rita farebbero parecchio comodo. Le vorrebbe dare alla madre per il suo
laboratorio di sartoria, e alleviarle così il peso della vita grama che fa:
vedova e col pensiero di una figlia zoppa, Rita, appunto; una malmaritata,
Lirina, che non sa come liberarsi del muratore avvinazzato che ha sposato; e
poi Vincenza, bella ma senza prospettive, che seduta sul legno di una barchetta
vede riflesso nello specchio del lago il destino che l’attende e al quale non
sa sottrarsi. Su queste prime note si intona la sinfonia di voci e di vicende
che hanno fatto di Bellano il paese-mondo in cui tutti possono ritrovare
qualcosa di sé, e che nella Gita in barchetta interpreta una delle migliori
partiture composte dalla penna leggera e tagliente di Andrea Vitali. Per i
lettori è l’irresistibile occasione di immergersi ancora una volta
nell’intreccio sorprendente di storie che è la vita.
Ci “vediamo” il 2 febbraio per discutere di questa bella storia.
Buona lettura !